🧾 Fisco e lavoro domestico

Deduzione dei contributi per colf e badanti: quanto si può scaricare

Oltre alla detrazione IRPEF per l’assistenza personale, il datore di lavoro domestico può beneficiare di una deduzione fiscale per i contributi INPS versati per colf e badanti. Vediamo come funziona e quali sono i limiti.

Concetto chiave
I contributi previdenziali versati per colf e badanti non si portano in detrazione, ma si deducono dal reddito complessivo.

1Cos’è la deduzione dei contributi

La deduzione dei contributi consente di ridurre il reddito imponibile su cui viene calcolata l’IRPEF.

In pratica:

2A chi spetta

La deduzione spetta al datore di lavoro domestico che ha versato contributi INPS per colf o badanti regolarmente assunti.

Non è richiesto:

3Il limite di 1.549 euro

L’importo massimo deducibile è pari a 1.549 euro annui per ciascun collaboratore.

Nota importante
Se il reddito è basso e l’IRPEF dovuta è minima, l’effetto pratico della deduzione può essere ridotto.

4Quali contributi rientrano

5Dove indicare la deduzione in dichiarazione

I contributi deducibili vanno indicati nei quadri dedicati agli oneri deducibili (modello 730 o Redditi PF).

6Errori frequenti

Errori da evitare

7Il supporto di Colf On-Line

Colf On-Line consente di tenere sotto controllo contributi versati, prospetti annuali e documentazione, facilitando la corretta compilazione della dichiarazione dei redditi.

8Conclusioni

La deduzione dei contributi INPS per colf e badanti è un’agevolazione stabile e sempre applicabile, purché i versamenti siano regolari e documentati.