| Il contribuente 
										che, nell’interesse di un familiare 
										disabile titolare di redditi tali da non 
										poter essere considerato fiscalmente a 
										carico, sostenga spese sanitarie 
										relative a patologie esenti dal ticket, 
										può considerare onere detraibile dall’Irpef 
										la parte di spesa che non trova capienza 
										nell’imposta dovuta dalla persona 
										disabile. L’ammontare massimo 
										delle spese sanitarie, sulle quali il 
										familiare può fruire della detrazione 
										del 19% (dopo aver tolto la franchigia 
										di 129,11 euro), è complessivamente pari 
										a 6.197,48 euro. Deduzione 
										per gli addetti all'assistenza - BadantiLa persona 
										disabile, o quelle persone indicate 
										nell'articolo 433 del codice civile nei 
										casi di non autosufficienza nel 
										compimento degli atti della vita 
										quotidiana, che pagano degli addetti 
										all'assistenza personale (Badanti), 
										hanno diritto a detrarre le spese 
										sostenute nella percentuale del 19% 
										calcolabile su un ammontare di spesa non 
										superiore a 2.100 euro, purchè il 
										reddito del contribuente non sia 
										superiore a 40.000 euro. La deduzione 
										diminuisce con l’aumentare del reddito e
										compete anche 
										se il familiare non è fiscalmente a 
										carico. 
										
										dettagliSono considerate 
										persone non autosufficienti nel 
										compimento degli atti della vita 
										quotidiana coloro i quali non sono in 
										grado, ad esempio, di assumere alimenti, 
										di espletare le funzioni fisiologiche, 
										di provvedere all’igiene personale, di 
										deambulare e di indossare gli indumenti. 
										Inoltre, deve essere considerata non 
										autosufficiente anche la persona che 
										necessita di sorveglianza continuativa. L’accertamento 
										dello stato di non 
										autosufficienza deve risultare 
										da certificazione medica. La deduzione 
										non compete, ad esempio, per 
										l’assistenza prestata a bambini, se la 
										non autosufficienza non si ricollega 
										all’esistenza di patologie. Per fruire della 
										deduzione, le spese devono risultare da 
										idonea documentazione, 
										che può anche consistere in una ricevuta 
										rilasciata dal soggetto che presta 
										l’assistenza. La documentazione deve 
										contenere il codice fiscale e i dati 
										anagrafici di chi effettua il pagamento 
										e di chi presta l’assistenza. Se la 
										spesa è sostenuta in favore di un 
										familiare, nella ricevuta devono essere 
										indicati anche gli estremi anagrafici e 
										il codice fiscale di quest’ultimo. Ricordiamo che 
										l’importo di 2.100 euro deve essere 
										considerato con riferimento al singolo 
										contribuente a prescindere dal numero 
										dei soggetti cui si riferisce 
										l’assistenza. In pratica, se un 
										contribuente ha sostenuto spese per sé e 
										per un familiare, l’importo teorico 
										utilizzabile non varia. Sia la deduzione 
										dal reddito imponibile che la detrazione 
										d'imposta per gli addetti all'assistenza 
										non pregiudica di dedurre i contributi 
										previdenziali ed assistenziali 
										obbligatori versati per gli addetti ai 
										servizi domestici e all'assistenza 
										personale o familiare che, si ricorda, 
										sono deducibili nel limite di 1.549,37 
										euro. 
										
										Quali sono Le spese di origine 
										sanitaria sostenute dalla persona 
										disabile, o dal familiare a cui esso 
										risulta fiscalmente a carico, sono state 
										suddivise dal legislatore in due 
										specifiche sezioni: 
											
											le spese 
											mediche generiche e di 
											assistenza specifica, che sono 
											deducibili (cioè sottratte) dal 
											reddito complessivo; le spese 
											sanitarie specialistiche, che 
											sono invece detraibili nella misura 
											del 19% dall'imposta lorda.  I disabili 
										fiscalmente a carico sono coloro il cui 
										reddito non è superiore a 2.840,51 euro 
										annui. Ricordiamo che non costituiscono 
										reddito le provvidenze assistenziali 
										come le indennità di accompagnamento o 
										di frequenza, le pensioni di invalidità, 
										ecc. Spese 
										mediche generali e di assistenza 
										specifica
										Si 
										considerano spese mediche generali: 
											
											prestazioni rese da un medico 
											generico; acquisto 
											di medicinali.  
										Si 
										considerano spese di assistenza 
										specifica: 
											assistenza 
											infermieristica e riabilitativa;
											personale 
											in possesso della qualifica 
											professionale di addetto 
											all’assistenza di base o di 
											operatore tecnico assistenziale 
											esclusivamente dedicato 
											all’assistenza diretta della 
											persona; 
											prestazioni fornite da personale di 
											coordinamento delle attività 
											assistenziali di nucleo; 
											prestazioni fornite dal personale 
											con la qualifica di educatore 
											professionale; 
											prestazioni fornite da personale 
											qualificato addetto ad attività di 
											animazione e di terapia 
											occupazionale.  Tali spese, 
										inoltre, sono deducibili dal reddito 
										complessivo anche se sono sostenute dai 
										familiari dei disabili che non risultano 
										fiscalmente a carico.
 È bene ricordare che in caso di 
										ricovero di un portatore di handicap in 
										un istituto di assistenza non è 
										possibile portare in deduzione l’intera 
										retta pagata ma solo la parte che 
										riguarda le spese mediche e le spese 
										paramediche di assistenza specifica. A 
										tal fine è necessario che le spese 
										risultino indicate distintamente nella 
										documentazione rilasciata dall’istituto 
										di assistenza.
 
										
										 Spese 
										sanitarie specialisticheFra le spese sanitarie 
										specialistiche, che danno diritto a una 
										detrazione IRPEF del 19%, vi è una 
										suddivisione tra quelle dove la 
										detraibilità è applicabile nella parte 
										eccedente i 129,11 euro, di cui fanno 
										parte: 
											analisi; prestazioni 
											chirurgiche; prestazioni 
											specialistiche;  E quelle dove la 
										detraibilità viene calcolata sull'intero 
										importo, senza cioè nessuna franchigia, 
										di cui fanno parte: 
											trasporto in 
											ambulanza del soggetto portatore di 
											handicap (le prestazioni 
											specialistiche effettuate durante il 
											trasporto invece costituiscono spese 
											sanitarie, e danno diritto a 
											detrazione solo sulla parte 
											eccedente i 129,11 euro); acquisto di 
											poltrone per inabili e minorati non 
											deambulanti e apparecchi per il 
											contenimento di fratture, ernie e 
											per la correzione dei difetti della 
											colonna vertebrale; acquisto di 
											arti artificiali per la 
											deambulazione; costruzione di 
											rampe per l’eliminazione di barriere 
											architettoniche esterne ed interne 
											alle abitazioni (ma non si può 
											fruire contemporaneamente di questa 
											detrazione e di quella del 36% di 
											cui all’art. 1 della L. 449/97 e 
											successive modifiche, per cui la 
											detrazione del 19% per spese 
											sanitarie spetta solo sulla somma 
											eccedente la quota di spesa già 
											assoggettata alla detrazione del 36% 
											per ristrutturazioni); trasformazione 
											dell’ascensore per adattarlo al 
											contenimento della carrozzella; 
											 Deduzione 
										per gli addetti all'assistenza - BadantiLa persona 
										disabile, o quelle persone indicate 
										nell'articolo 433 del codice civile nei 
										casi di non autosufficienza nel 
										compimento degli atti della vita 
										quotidiana, che pagano degli addetti 
										all'assistenza personale (Badanti), 
										hanno diritto a detrarre le spese 
										sostenute nella percentuale del 19% 
										calcolabile su un ammontare di spesa non 
										superiore a 2.100 euro, purchè il 
										reddito del contribuente non sia 
										superiore a 40.000 euro. La deduzione 
										diminuisce con l’aumentare del reddito e 
										compete anche se il familiare non è 
										fiscalmente a carico. 
										
										dettagliSono considerate 
										persone non autosufficienti nel 
										compimento degli atti della vita 
										quotidiana coloro i quali non sono in 
										grado, ad esempio, di assumere alimenti, 
										di espletare le funzioni fisiologiche, 
										di provvedere all’igiene personale, di 
										deambulare e di indossare gli indumenti. 
										Inoltre, deve essere considerata non 
										autosufficiente anche la persona che 
										necessita di sorveglianza continuativa. L’accertamento 
										dello stato di non 
										autosufficienza deve risultare 
										da certificazione medica. La deduzione 
										non compete, ad esempio, per 
										l’assistenza prestata a bambini, se la 
										non autosufficienza non si ricollega 
										all’esistenza di patologie. Per fruire della 
										deduzione, le spese devono risultare da 
										idonea documentazione, 
										che può anche consistere in una ricevuta 
										rilasciata dal soggetto che presta 
										l’assistenza. La documentazione deve 
										contenere il codice fiscale e i dati 
										anagrafici di chi effettua il pagamento 
										e di chi presta l’assistenza. Se la 
										spesa è sostenuta in favore di un 
										familiare, nella 
										ricevuta devono essere indicati anche 
										gli estremi anagrafici e il codice 
										fiscale di quest’ultimo. Ricordiamo che 
										l’importo di 2.100 euro deve essere 
										considerato con riferimento al singolo 
										contribuente a prescindere dal numero 
										dei soggetti cui si riferisce 
										l’assistenza. In pratica, se un 
										contribuente ha sostenuto spese per sé e 
										per un familiare, l’importo teorico 
										utilizzabile non varia. Sia la deduzione 
										dal reddito imponibile che la detrazione 
										d'imposta per gli addetti all'assistenza 
										non pregiudica di dedurre i contributi 
										previdenziali ed assistenziali 
										obbligatori versati per gli addetti ai 
										servizi domestici e all'assistenza 
										personale o familiare che, si ricorda, 
										sono deducibili nel limite di 1.549,37 
										euro.  |